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La Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini apre le porte a una straordinaria rassegna culturale, un omaggio alla grande stagione del Barocco e alla figura di Sir Denis Mahon. Curata da Mina Gregori, la mostra, sostenuta da The Sir Denis Mahon Charitable Trust, offre uno sguardo approfondito sulla visione e le scoperte di questo grande studioso del Seicento italiano.
Mahon, già nel 2009, esprimeva il desiderio di celebrare i suoi 100 anni assieme ai dipinti che l’avevano accompagnato per tutta la vita. La mostra diventa così un tributo al mecenate e studioso che ha profondamente influenzato la riconsiderazione del primo Seicento.
L’allestimento è il risultato del desiderio di Mahon di radunare i capolavori che aveva collezionato e donato a istituzioni pubbliche, e di esporre alcune eccezionali attribuzioni e scoperte fatte, da Guercino a Caravaggio a Poussin.
Nicholas Penny, direttore della National Gallery di Londra, definisce la collezione di Mahon come “la collezione privata più pubblica che esista”, sottolineando il grande mecenatismo e il senso civico che lo hanno portato a donare tutte le sue opere a istituzioni pubbliche.
La mostra è un’ode a questo “grande gentiluomo della storia dell’arte”, che ha riscoperto e rivalutato il Barocco italiano. Mahon, attraverso lo studio del Guercino, ha contribuito a far risplendere la pittura bolognese del primo Seicento. Le sue scoperte su Caravaggio e Poussin sono un patrimonio culturale, testimoniato dai dipinti esposti in tutto il mondo.
La mostra è un viaggio attraverso i dipinti della sua collezione, lasciati a istituzioni prestigiose, e quelli che ha amato personalmente. Oltre a celebrare le opere, la mostra evidenzia le scoperte di Mahon sull’arte del Seicento italiano, un contributo che ha influenzato il panorama artistico internazionale dagli anni ’30 del secolo scorso.
Con circa 40 capolavori, la mostra non solo celebra l’eredità artistica di Mahon ma valorizza anche opere provenienti dalle aree del terremoto emiliano del 2012, mettendo in evidenza la storia del loro recupero e il lavoro silenzioso degli artigiani della cultura.
“Da Guercino a Caravaggio” non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma un tributo all’eredità di un uomo che ha dedicato la sua vita a rendere il patrimonio artistico della nazione accessibile a tutti i cittadini.