Mario Surbone

Biografia di Mario Surbone

Mario Surbone, nato a Treville Monferrato l’8 settembre 1932, emerge come un’importante figura nell’ambito dell’arte contemporanea italiana. I suoi primi passi nel mondo dell’arte sono segnati da studi approfonditi al Liceo Artistico e all’Accademia Albertina di Torino, sotto la guida di maestri illustri come Felice Casorati.

Il debutto pubblico di Surbone avviene nel 1958 alla Mostra nazionale di arte giovanile di Roma, segnando l’inizio di una carriera artistica che si sviluppa con grande coerenza e originalità. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, il pittore trascorre un periodo significativo a Parigi, un terreno fertile per la sua crescita artistica. Qui, immerso nell’atmosfera della pittura informale francese, inizia a delineare uno stile sempre più rarefatto e astratto, sfociando in una geometrizzazione delle figure umane e oggettuali con un forte accentuarsi dei contorni.

Dagli anni ’60 in poi, Surbone esplora le potenzialità espressive di superfici monocrome, utilizzando materiali diversi come cartone e metallo. Nel 1968, spinto dall’impulso sperimentale, intraprende la strada degli Incisi, adottando tagli regolari su supporti di cartone. Questo segna una fase chiave della sua carriera, evidenziando una fusione audace di irregolarità e geometria che caratterizzerà molte delle sue opere successive.

L’artista si spinge oltre, lavorando con acrilici su legno di grandi dimensioni, spesso composti da più elementi. La sua opera è caratterizzata da una relazione unica tra forme geometriche e elementi naturali, creando un’armonia che, anche attraverso la complessità e l’irregolarità, cattura l’osservatore.

L’approccio di Surbone è caratterizzato da una profonda riflessione sulla materia. Attraverso incisioni e aperture, spesso eseguite su supporti di cartone, le opere manifestano una ricerca estetica che si sviluppa con la stessa intensità delle elaborazioni dettagliate e dei disegni preparatori.

La sua evoluzione artistica è stata notata e celebrata da una serie di critici d’arte di prestigio come Albino Galvano, Paolo Fossati, Giulio Argan, Enrico Crispolti e molti altri. Numerose personali e collettive, in Italia e all’estero, hanno contribuito a consolidare la sua posizione nel panorama artistico contemporaneo.

La monografia del 1996 a cura di Francesco De Bartolomeis fornisce una dettagliata retrospettiva del percorso artistico di Surbone. Nel corso degli anni successivi, mostre e riconoscimenti hanno attestato la continua rilevanza della sua produzione artistica.

L’ultima grande esposizione a Milano nel 2016, incentrata sugli “Incisi 1968/1978: L’essenzialità della forma“, ha ulteriormente sottolineato il contributo straordinario di Mario Surbone all’arte contemporanea. La sua presenza all’Artefiera Bologna 2017 ha offerto una continuità a questo straordinario percorso artistico, confermando il suo status di figura di spicco nell’arte italiana moderna.

La successiva mostra è “Incisi (1968-1978)” al CAMUSAC – Cassino Museo di Arte Contemporanea.